Cyberpunk 2077: Aspettando Night City

Pubblicato il 5 Novembre 2020 alle ore 14:00
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Manca ormai poco al rilascio di uno dei giochi più attesi di sempre, uno di quei titoli che, fin dal primo momento in cui ne abbiamo sentito parlare, in noi è scaturito l’innato desiderio di giocarci, ma che negli anni è stato posticipato e rimandato innumerevoli volte, talvolta persino facendo perdere le sue tracce nei meandri più oscuri e dimenticati del web. Cyberpunk 2077 è infatti l’ultima creatura di Cd Project Red, un titolo ambizioso ed atteso che in questo novembre 2020 avrebbe dovuto finalmente vedere la luce [ormai sappiamo che avverrà a dicembre N.d.r.]. Proprio in quest’occasione abbiamo quindi pensato di ripercorrere la sua lunga odissea da quel lontano 10 gennaio 2013, quando per la prima volta su Youtube comparvero le prime tracce dell’esistenza di questo titolo in rete [anche se il reveal ufficiale del titolo risale al 19 ottobre 2012 N.d.r.].

CYBERPUNK 2077 NON SOLO UN VIDEOGIOCO

Prima di iniziare a parlarvi del videogioco e della sua lunga epopea dal 2013 ad oggi, vorremo fare un tuffo un pelo più in là nel passato, e portarvi a riscoprire un titolo che affonda le sue radici nel Gioco di Ruolo cartaceo più classico, quello “pen and paper” che è tanto caro a tutti i patiti di D&D e affini. Questo perché Cyberpunk nasce come gioco di ruolo nel 1990 con il titolo “Cyberpunk 2020”, ma esso trae ispirazione, ed anche nome, da un racconto di Bruce Bethke intitolato proprio “Cyberpunk”, e pubblicato nel 1983. Questo primo racconto è la scintilla che ha successivamente coniato il genere Cyberpunk e lo ha battezzato con questo termine noto anche ai giorni nostri. Da questo originario Big Bang sono poi scaturiti tutti quei titoli famosi del genere tra cui anche la famosa serie Ghost in the Shell, serializzata per la prima volta sotto forma di manga nel 1989 e poi tradotta nella sua controparte animata nel 1995 grazie alla regia di Mamoru Oshi e nel 1997 anche nella sua versione videoludica su Playstation.

Non sorprenderà quindi scoprire che Cd Project Red non è stata con le mani in mano, ma anzi ha deciso di riproporre in una veste più moderna il gioco di ruolo degli anni ’90 con il titolo “Cyberpunk Red”. Al momento della stesura di questo articolo è disponibile solamente il Jumpstart nei negozi, ma ben presto (grazie al lavoro di Need Games) uscirà il manuale base del GDR anche nella nostra amata lingua, permettendo persino a chi non mastica l’inglese particolarmente bene di immergersi nel mondo ultra-futuristico di una Night City tra gli anni 2035 e 2045.

OLTRE THE WITCHER

Quando nel 2013 venne rilasciato il tanto fatidico video in cui Cyberpunk 2077 veniva presentato per la prima volta, tutti erano consapevoli del fatto che non si trattava di un titolo già in sviluppo e quindi non di qualcosa che si sarebbe vista sul mercato tanto presto. Certo, magari le aspettative non erano così dilatate nel tempo, ma una cosa era nota a tutti i fan di Cd Project Red era che il team all’epoca era al lavoro su The Witcher 3 Wild Hunt, e lo sarebbe stato ancora per diverso tempo (fino al rilascio dell’ultimo DLC nel 2016 Blood and Wine). Cyberpunk dunque era un progetto che non avrebbe visto la luce tanto presto, ma già all’epoca riuscì a fare una certa presa sul pubblico e i motivi sono molteplici. In primo luogo, abbiamo i fan del gioco di ruolo, ben consci dell’ambientazione carismatica e del titolo da cui traeva ispirazione, che non vedevano l’ora di scoprire come una compagnia promettente come Cd Project Red avrebbe gestito questa ambientazione grondante di opportunità. In secondo luogo, vi erano i fan della serie The Witcher che, dopo aver provato due capitoli della serie e con in arrivo un terzo, sapevano di cosa Cd Project Red era capace. Tuttavia, oltre a questi due punti conviene non dimenticare che qualche anno prima e dopo (2011 e 2016) sono gli anni in cui uscirono i due capitoli di Deus Ex, Human Revolution e Mankind Divided che, tra alti e bassi, riaccesero non poco l’attenzione su temi quali il transumanesimo e la cultura Cyberpunk in generale. Nel bene o nel male infatti, l’hype che si è generato attorno a questo gioco non nasce solamente dal pedigree dello sviluppatore, e nemmeno solo dalle premesse che esso porta con sé. Cyberpunk 2077 porta infatti sulle sue spalle la speranza di un genere intero che negli anni ha avuto ben pochi esponenti e molti di essi anche sottovalutati o presi in scarsa considerazione.

LUNGA VITA AGLI IMMERSIVE SIM

Dopo un primo momento, durante il quale non si era ancora certi del genere di gioco che Cyberpunk 2077 sarebbe stato, arrivarono alcuni trailer, soprattutto quelli legati al gameplay, che chiarirono gran parte dei dubbi sorti. Cyberpunk 2077 sarebbe stato un Immersive Sim, e questo porta con sé un’eredità piuttosto pesante. Titoli del calibro di System Shock, Thief, Prey e Deus Ex, ma anche il più recente Dishonored sono tutti esponenti che, negli anni, hanno contribuito a far conoscere il genere e mantenerlo in vita [anche se non sempre in modo efficacie N.d.r.]. In questo contesto Cyberpunk 2077 ha “conquistato” l’attenzione del pubblico proprio perché è stato accolto come un titolo che puntava ai massimi livelli del genere, cercando di proporre un nuovo standard. Detto questo, con la rivelazione del gameplay Cyberpunk ha chiarito in modo inequivocabile quale fosse la direzione che intendeva prendere e la sua struttura si ripropone di portare di fronte ai giocatori situazioni affrontabili in modi diversi, non solo a livello di scelte narrative, ma anche a livello di problem solving di evoluzione del personaggio e di gameplay in generale. Queste premesse trasposte in un mondo che si prospetta ricco e dettagliato, come quello visto in The Witcher 3, non poteva che innalzare in modo considerevole le aspettative su questa nuova produzione, aspettative che con il passare del tempo e dei rinvii sono rimaste considerevolmente alte fino ad oggi e si spera siamo ormai alle soglie del lancio del titolo.

UN’ODISSEA E UN OSPITE INATTESO

Da quel lontano 2013 ad oggi sono passati ormai più di sette anni e lungo questo periodo abbiamo avuto modo di assistere alle tappe che nel tempo rivelavano informazioni e alimentavano le speranze dei fan. Per lungo tempo infatti Cd Project Red rimane silente, e solamente a giugno 2018 compare finalmente il primo Trailer ufficiale in occasione dell’E3. Finalmente si fa la conoscenza del protagonista del gioco V, e per la prima volta si inizia a scorgere la Night City in cui dovremo avventurarci nei panni di questo mercenario. A breve distanza però, ad agosto 2018 (in occasione della Gamescom), viene presentato il primo gameplay trailer, che per la prima volta rese disponibili informazioni sulle reali meccaniche di gioco nel titolo, oltre a mostrare delle scene inedite realmente in game.

Per scoprire di più sul gioco però si dovrà attendere fino a giugno 2019, in occasione dell’E3, quando durante la presentazione Microsoft viene mostrato un nuovo Trailer che, tra le altre cose, introduce il personaggio di Johnny Silverhand interpretato dal famosissimo Keanu Reeves, attore che per inciso farà la sua comparsa sul palco per annunciare la data di rilascio del gioco (prevista all’epoca per aprile 2020). Da quel momento purtroppo il titolo ha subito diversi ritardi, e come ben sappiamo a gennaio 2020 gli sviluppatori hanno annunciato lo spostamento della pubblicazione da aprile a settembre, mentre a giugno hanno ufficializzato l’ulteriore posticipo della data di uscita a novembre 2020.

ASPETTATIVE E SPERANZE

Alla luce di questo ci piacerebbe concludere questo speciale parlando di quelle che sono le nostre speranze e aspettative, ma anche i nostri timori. Lo sviluppo di Cyberpunk 2077 è infatti stata una lunga serie di alti e bassi con diversi incidenti di percorso e aspettative sempre più incontrollabilmente alte. Se da un lato quello che abbiamo visto ci fa ben sperare su questa ambiziosa produzione, ci sentiamo ugualmente cauti nel contribuire ad alimentare ulteriormente l’hype che circonda questo gioco. Cyberpunk 2077 come già detto più volte porta sulle spalle grandiose aspettative, e a conseguenza di ciò alcuni potrebbero essersi immaginati un titolo talmente perfetto da risultare praticamente irrealizzabile. Detto ciò si tratta pur sempre di un titolo che non ha subito uno sviluppo tranquillo e privo di intoppi, motivo per cui siamo coscienti dei numerosi interventi per rendere il tutto ugualmente bello esteticamente e fluido anche sulle piattaforme più modeste. Ciò che veramente ci aspettiamo da Cyberpunk, però, non è semplicemente un graficone, ma qualcosa di più. Quello che vogliamo è libertà: libertà di esplorare ed evolvere il nostro personaggio come più ci aggrada, libertà di fare scelte importanti nella trama, che influiscano direttamente sugli eventi e sul mondo attorno a noi ed infine libertà di giocare il titolo come preferiamo, ricorrendo agli augment che più ci piacciono e affrontando le situazioni nei modi più disparati ed eccentrici. Certo, non sono aspettative basse, ma se Cyberpunk riuscirà a riportare all’apice del successo gli immersive sim ancora una volta, allora sarà valsa la pena attendere tutto questo tempo. Detto ciò, non ci resta che attendere il lancio e darvi appuntamento tra le strade folli di Night City.

AGGIORNAMENTO

Nel mentre questo articolo stava prendendo forma è giunta la notizia, ormai nota a tutti, che il gioco sarà posticipato ulteriormente al 10 di dicembre. Difficile a questo punto fare pronostici sull’affidabilità di questa nuova data, anche e soprattutto non conoscendo lo stato dei lavori, il suo grado di pulizia e nemmeno la situazione con le nuove console Next Gen ormai alle porte. Per come stanno le cose non rimane che attendere nuove notizie da Cd Project Red, e sperare di riuscire a mettere le mani su questo attesissimo titolo prima o poi.

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