[PROVATO] Salt and Sacrifice

Pubblicato il 23 Marzo 2022 alle ore 10:00
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In occasione della closed beta annunciata dagli sviluppatori di Salt and Sacrifice, e grazie alla loro complicità, siamo riusciti a mettere le mani su una beta key per vedere in anteprima i frutti delle loro fatiche. Trattandosi di una closed beta, prima di iniziare, permetteteci di fare le solite raccomandazioni di rito: il titolo che abbiamo provato è ancora in sviluppo infatti e, oltre a non sapere a quando risale la build che abbiamo testato, non possiamo sapere quali cambiamenti verranno portati nella versione finale del gioco. Per questa ragione tenete a mente che alcuni elementi di gioco potrebbero risultare diversi nella versione definitiva, così come alcuni difetti di ottimizzazione verranno rifiniti prima del rilascio finale. Per chi di voi fosse interessato inoltre abbiamo giocato la prima parte della beta in live su Twitch, motivo per cui dovreste essere in grado di recuperare la nostra esplorazione.

Sale e Sacrificio

In questo seguito spirituale di Salt and Sactuary ci ritroveremo come di consueto a vestire i panni di un povero sventurato in balia del suo destino. Questa volta saremo accusati di un qualche reato estremamente grave che, come pena, prevede la morte. Per sfuggire al peggiore dei destini ci viene però offerta una seconda strada, forse per certi versi anche peggiore della prima. Per non finire nelle mani del boia ci viene infatti offerto di sottoporci ad un rituale e diventare così cacciatori di maghi. Questa nostra scelta avrà delle conseguenze non da poco e, se da un lato combattere i maghi in questa ambientazione è una cosa positiva, dall’altro è una battaglia spesso impari e con scarsissime possibilità di sopravvivere.  A peggiorare questa già di per sé poco invitante situazione, la nostra partenza ci offrirà già una situazione ben poco allegra. La nostra carrozza verrà infatti sbalzata fuori strada e a darci il benvenuto ci sarà una creatura gigantesca e parecchio aggressiva che in breve tenterà di mandarci all’altro mondo. Come accade in molti altri titoli simili, il boss che saremo chiamati ad affrontare sarà decisamente troppo forte per noi ed è chiaramente pensato per uccidere al primo errore chiunque osi affrontarlo. Detto questo sembra assolutamente possibile da sconfiggere anche con i pochi mezzi a nostra disposizione, ma nella nostra prova non ci siamo incaponiti ed abbiamo invece preferito spendere il nostro tempo nell’esplorare l’ambiente di gioco.

Alberi parlanti e maghi

Dopo aver incassato una sonora sconfitta da parte del nostro primo avversario ci risveglieremo in un villaggio chiamato Pardoner’s Vale, dove ci diranno che a mantenerci in vita è stato proprio il rituale a cui siamo stati sottoposti, e che ora non possiamo fare altro che adempiere al nostro destino. Questo luogo è molto importante e, per lo meno nella closed beta, fungerà da Hub centrale da cui partire in missione. Qui sarà possibile livellare il nostro alter ego, potenziare e costruire nuovo equipaggiamento, migliorare i nostri strumenti da cacciatore e molto altro ancora. Infine alla base ci sarà un portale dal quale, combinando delle rune in alcune frasi, potremo partire alla volta delle varie missioni e luoghi che dovremo esplorare.

Nella closed beta era disponibile solamente la zona denominata Ashbourn Village, luogo che però oltre a non essere affatto di piccole dimensioni, si è rivelato non essere nemmeno parco di missioni e boss da sconfiggere. Il villaggio funge infatti da area introduttiva e, oltre a permetterci di ambientarci nel tetro mondo di gioco, ci consente anche di prendere contatto con il suo gameplay in modo piuttosto graduale.
Il primo boss che abbiamo affrontato ci è sembrato infatti molto accessibile, e oltre ad offrire una sfida piuttosto bassa per chiunque sia anche solo un minimo esperto di Souls Like, funge anche da tutorial ai nuovi giocatori permettendogli di imparare l’importanza del combattimento strategico all’interno del titolo.

Ad arricchire l’esplorazione ed il gameplay anche in questo secondo capitolo troveremo alcuni elementi tipici dei metroid-vania, ovvero abilità od oggetti che una volta ottenuti forniscono nuove possibilità esplorative e di movimento per la mappa di gioco. All’interno del villaggio troveremo infatti il rampino, strumento che ci permette di interagire con alcuni ganci sparsi in giro che ci permettono di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili con il semplice salto.

Esplorando a fondo il villaggio troveremo non solo un sacco di segreti e scorciatoie, cosa abbastanza tipica nel genere, ma anche NPC molto particolari tra cui persino un albero parlante. Questi nostri incontri ci guideranno verso quella che sembra essere una meccanica core in questo nuovo capitolo della serie che consiste nel divorare il cuore di un mago. Ogni volta che troveremo il corpo di qualcuno caduto vittima di un mago potremo raccogliere ed iniziare una missione speciale che ci permetterà di affrontare la medesima zona in cui ci troviamo (il villaggio nel nostro caso per intenderci) ma con più nemici e con la missione specifica di cacciare e sconfiggere un mago in particolare e divorarne il cuore. Queste missioni possiamo avviarle subito, oppure in seguito tornando al portale runico di Pardoner’s Vale ed inserendo una specifica sequenza di rune, ma sappiate che una volta iniziata una caccia non si potrà cambiare zona o tornare all’hub centrale senza interromperla, e di conseguenza ricominciarla da capo in un secondo momento.
Durante il nostro provato siamo stati in grado di affrontare e sconfiggere due maghi, divorandone il cuore. Questo non solo ci ha consentito di continuare con la storia principale, ma ci ha anche fornito un bel po’ di materiali rari che, in perfetto stile Monster Hunter, ci hanno permesso di crearci dell’equipaggiamento interessante e molto utile. A tal proposito, sappiate che gli scontri con i maghi non sono affatto facili e vi richiederanno di braccare il vostro bersaglio in giro per la mappa fino al luogo dove inizierà la vera e proprie boss fight. Detto questo, i nemici che affronterete all’interno di queste missioni potranno lasciare alcuni ingrediente, spesso adatti a forgiare equipaggiamento utile ad affrontare il mago di turno quindi occhi aperti e controllate spesso quali oggetti sono disponibili per il crafting, in modo da non privarvi di preziosi strumenti.

Conclusioni

Giocare a Salt and Sacrifice è stata un’esperienza interessante e sicuramente in linea con il genere dei Souls Like. Questo però porta con se anche tutta una serie di difetti e problemi che francamente speravamo di non vedere presentarsi ancora una volta in un gioco di questo tipo. Hitbox estremamente generose, alcuni danni decisamente discutibili e soprattutto alcuni pattern durante le boss fight estremamente casuali che potrebbero mettere all’angolo molto, forse troppo, facilmente. Certo, si tratta di tutta una serie di piccoli difetti ben noti a chi gioca questo genere, e che potrebbero essere sistemati nella versione finale del gioco, ciò non di meno una delle cose che ci ha colpito di meno nel gioco è proprio il fatto che introduce molto poco rispetto al suo predecessore e di conseguenza sembri molto un more of the same. Specialmente su questo ultimo punto ci sarebbe molto da dibattere, sia perché abbiamo ancora visto ben poco del gioco finale, sia perché per alcuni potrebbe non essere un vero e proprio difetto. A convincerci invece della qualità di questo gioco c’è sicuramente la storia, interessante e molto ben integrata con il gameplay, l’evoluzione del personaggio e soprattutto il comparto artistico che, con un titolo praticamente 2D, riesce a trasmettere così tanto.

A voler tirare le somme, questo Salt and Sacrifice non ci ha per ora colpito in modo significativo, ma a dispetto di ciò ha diversi elementi e spunti estremamente interessanti. Siamo quindi in realtà molto curiosi di vedere come sarà la qualità finale del titolo e non vediamo l’ora di metterci le mani sopra per farvi sapere le nostre opinioni in merito.

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3 comments on “[PROVATO] Salt and Sacrifice”

  1. Avendo giocato il primo, sono molto curioso di come verrà il prodotto finito.
    Attenderò con pazienza e curiosità.
    Mi son perso la live, ma vedrò di recuperare su Youtube.

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