Trails series - Introduzione alla serie di RPG di Falcom

Pubblicato il 27 Maggio 2019 alle ore 10:00
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di Peppe090
@Peppe090

Salve amici e amiche della Tribù. A partire da oggi, inizieremo un lunghissimo viaggio che ci porterà a scoprire una delle serie di JRPG più complesse mai realizzate: la serie “Trails” di Falcom. I non più giovani appassionati di RPG giapponesi sapranno ormai benissimo che Falcom è una delle software house più longeve in circolazione e di sicuro sarà nota ai più per Ys. Laddove però Ys si è sempre distinto per trame piuttosto semplici (almeno fino all’avvento di Ys 8), i Trails sono tutto un altro discorso.
Con lo speciale odierno andremo a conoscere le origini di questa serie e i giochi che ne fanno parte, tutti rigorosamente in ordine cronologico di uscita e di timeline che i giocatori devono rispettare per godere al meglio dell’esperienza.

Come nasce la serie?

Trails sono esponenti della serie di The Legend of Heroes, nata nel 1989 con Dragon Slayer a cui hanno fatto seguito The Legend of Heroes II: Dragon Slayer (1992) e successivamente The Legend of Heroes III: Prophecy of the Moonlight Witch, The Legend of Heroes IV: A Tear of Vermillion e The Legend of Heroes V: Song of the Ocean. Questi ultimi tre giochi compongono quella che è conosciuta come la trilogia di Gagharv e sono stati un passo fondamentale per la nascita dei Trails.
Conosciuta in Giappone come “Kiseki series”, la serie Trails ha inizio nel 2004 con The Legend of Heroes: Trails in Sky il primo capitolo di una saga che introduce un universo narrativo unico e comune a tutti i capitoli di questa serie. Ambientata nel continente di Zemuria, la serie di Trails in the Sky ha come protagonisti i giovani Estelle Bright e Joshua Bright ed è ambientata nel regno di Liberl. Per la prima volta in un gioco di Falcom ci ritroviamo a vivere le vicende in un mondo che “esiste realmente”, con un suo sistema politico, culti, leggende e dove anche dei normali NPC giocano un ruolo nella storia. A questo gioco fanno rapido seguito Trails in the Sky SC (Second Chapter), che mette la parola fine alle vicende di Joshua e Estelle e Trails in the Sky the 3rd, un sequel particolare che introduce un nuovo protagonista, Kevin Graham e da la possibilità di conoscere cosa è successo ai protagonisti dei capitoli precedenti. I tre Sky vanno a comporre il primo arco narrativo dei Trails: La saga di Liberl.

Il caso Crossbell, la duologia mancante

Finito Sky ha inizio una nuova saga composta da The Legend of Heroes: Zero no Kiseki e Ao no Kiseki. I due giochi, rilasciati nel biennio 2010-2011 sono una parte fondamentale di tutta la serie e, incredibilmente, sono gli unici a non essere mai arrivati in Occidente, lasciando lacune mostruose a livello narrativo per chi gioca la serie in lingua inglese. Fulcro delle vicende di questa saga e la città stato di Crossbell e ci racconta la storia della SSS (Special Support Section), una squadra speciale capitanata da Lloyd Bannings che si ritroverà invischiata in qualcosa difficile da immaginare.
Nonostante siano solo due giochi, la saga di Crossbell è stata a lungo riconosciuta come la migliore per anni, sia a livello narrativo che di cast. Considerata la sua importanza è difficile capire i motivi per cui questa saga non sia mai stata localizzata, ma esistono dei lavori amatoriali che permettono di giocare i due titoli in lingua inglese. Di recente però Nis America, il nuovo publisher della serie per l’Occidente, ha riconosciuto l’importanza di questa duologia e si è detta aperta al dialogo con Falcom per poter rilasciare i due titoli anche sul nostro territorio.

Cold Steel, l’evoluzione di Falcom

Infine eccoci arrivati a parlare della saga più longeva della serie Trails: Cold Steel. Questa sotto-serie conta ben 4 capitoli all’attivo e sono tutti ambientati nell’Impero di Erebonia, una delle regioni più grandi di Zemuria. Fulcro della storia è il giovane Rean Schwarzer e i suoi compagni della Classe VII dell’Accademia Militare Thors. In un impero dove le divisioni tra nobili e gente comune sono evidenti, la Classe VII si ritroverà ad assistere e vivere vicende che vanno ben oltre la loro immaginazione. Vi abbiamo già parlato del primo capitolo di Cold Steel grazie alla nostra recensione della versione PS4 e presto avremo modo di parlare anche di Cold Steel 2, ma il vero passo avanti di Falcom è stato fatto solo con Cold Steel 3 nel 2017 e il più recente Cold Steel 4: The End of Saga uscito in Giappone lo scorso anno.
Perché CS3 e CS4 siano vitali per tutta la saga è presto detto, CS3 non è solo il seguito della serie a cui appartiene, ma fa da seguito anche alla saga di Crossbell (da qui l’importanza della duologia) mentre CS4 va a chiudere tutte le vicende avute inizio con il primo Trails in the Sky, la fine di un viaggio durato ben 15 anni.
La peculiarità di Cold Steel sta nel fatto che si è trattato di un vero e proprio punto di svolta per Falcom, sia dal punto di vista narrativo che meramente tecnico in quanto si è passati ad una grafica interamente in 3D.
Piccola curiosità sulla serie, si narra che i primi due capitoli dovessero essere composti da un unico gioco, ma le limitazioni hardware di PS Vita portarono alla decisione di dividerlo in due, inoltre inizialmente Rean non sarebbe dovuto essere il protagonista principale, con il ruolo che doveva essere ricoperto da Alisa, una delle eroine principali (se non la eroina principale vista la sua importanza). Lo stesso CS3 dove chiudere la saga, ma la scenario scritto dagli sceneggiatori non bastava per un unico grande gioco, davvero troppo per una software house che, presidente incluso, conta 52 dipendenti ed è per questo che è stato realizzato il capitolo finale. In molti si sono lamentati dell’eccessiva longevità di Cold Steel e Toshihiro Kondo, presidente di Falcom ha promesso che le prossime saghe saranno composte da 2, massimo 3 giochi ciascuna.

Il futuro che verrà

Con Cold Steel 4 che chiude le vicende di Liberl, Crossbell e Erebonia in un colpo solo la domanda è: cosa succederà adesso? Sappiamo già qualcosa a riguardo. Innanzitutto la serie Trails è arrivata a circa il 60% della sua durata, ed esistono ancora almeno 3-4 regioni di Zemuria che non sono state ancora visitate. Lo scorso Marzo è stato svelato che il team responsabile dei Trails è stato diviso in due parti, il primo è al lavoro su qualcosa legato a Cold Steel e alle vicende post CS4, non è ancora chiaro però se si tratterà di un gioco (un eventuale CS the 5th come dicono scherzosamente i fan) o un media diverso come anime e simili. Il secondo team, invece, è già al lavoro sulla prossima saga che stando alle dichiarazioni più recenti avrà luogo a Calvard e promette un taglio un nuovo inizio, senza però tagliare i ponti col passato visto che è lecito aspettarsi il ritorno di svariati personaggi dai titoli passati.

Oggi abbiamo solo sfiorato la superficie di una serie di proporzioni esagerate e come anticipato all’inizio, prossimamente avremo modo di analizzare nel dettaglio il continente di Zemuria, i suoi culti, leggende e organizzazioni varie per poi andare a conoscere meglio i 9 giochi della saga. Il viaggio è appena iniziato, restate sintonizzati sulle nostre pagine!

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