Kingdom Hearts: The story so far - Parte 2

Pubblicato il 20 Dicembre 2018 alle ore 12:00
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Qualche giorno fa abbiamo iniziato la lunga cavalcata verso il 29 Gennaio, data di uscita di uno dei titoli più attesi dal pubblico: Kingdom Hearts III. In queste pagine, il viaggio che abbiamo iniziato ci porterà a scoprire tutta la trama – o almeno i punti salienti – dell’intera saga che, nel corso degli anni, ha fatto innamorare varie generazioni. Nell’appuntamento di oggi ripercorreremo le avventure di Sora, il vero e proprio protagonista della maggior parte dei giochi dell’intero universo Kingdom Hearts. Dopo aver scoperto le origini del mito con la corruzione del regno dei cuori originale e la guerra dei Keyblade, le prime pedine hanno fatto la loro mossa con conseguenze terribili. Parliamo infatti di Maestro Xehanort, che si è impossessato del corpo di Terra per scopi non ancora definiti e di Aqua, intrappolata nel mondo dell’Oscurità alla ricerca di un modo per uscire e per risvegliare Ventus, ora in coma seduto sul trono di un misterioso castello. Ma ora, invece, facciamo un salto in avanti di qualche anno rispetto a quanto narrato le scorse lune e partiamo alla scoperta delle prime conseguenze delle gesta appena viste.

Il prescelto del Keyblade

Sulle Isole del Destino facciamo la conoscenza di tre ragazzi: SoraRiku e Kairi. I primi due sono nativi di quel mondo, mentre la ragazza è arrivata lì solo successivamente e ha fatto la conoscenza dei due baldi giovani, e insieme sono diventati un trio indivisibile. All’inizio di Kingdom Hearts il loro obiettivo è quello di andarsene per visitare altri mondi e per farlo costruiscono una zattera. La notte stessa però un cataclisma cambia tutti i loro programmi. Gli Heartless, esseri fatti di oscurità, attaccano le Isole del Destino, e Sora si mette alla ricerca dei suoi amici, ma entrambi risultano scomparsi; il ragazzo incontra Kairi, ma se la vede svanire davanti agli occhi mentre cerca di afferrarla al volo. Il nostro protagonista diventa anche un possessore del Keyblade, un’arma efficace contro gli esseri dagli occhi gialli. Questo, però, non è abbastanza e l’oscurità distrugge le Isole facendo piombare Sora in un altro mondo: la Città di Mezzo. Qui incontra Leon (Squall di Final Fantasy VIII)Aerith e altri personaggi che gli spiegano la vera natura degli Heartless e gli rivelano che possiede l’unica arma in grado di sconfiggerli. La Città di Mezzo è anche la meta di Pippo e Paperino, i quali per ordine del loro Re devono cercare un ragazzo con una chiave. I due incontrano Sora mentre questi sta affrontando la Guardia di Ferro e da lì nasce un’alleanza storica. I tre, infatti, iniziano a viaggiare per i mondi e chiudere le serrature degli stessi, non permettendo più agli Heartless di consumarli e di far fare loro la stessa fine delle Isole del Destino. Nel mentre, un manipolo di cattivi Disney comandati da Malefica (Jafar, Ade, Ursula, Capitan Uncino e il Bau Bau) inizia a rapire le Principesse del Cuore, esseri di pura luce che non possono essere pervase dall’Oscurità, per aprire la serratura finale e sbloccare, così, Kingdom Hearts. Al gruppo di malvagi si unisce anche Riku che, corrotto da Malefica, perde la fiducia in Sora e inizia a credere che al suo vecchio compagno importi più del Keyblade che della ricerca di Kairi, la loro amica dispersa.

Allo stesso tempo Sora, Pippo e Paperino continuano a metter i bastoni tra le ruote dei vari cattivi Disney, finchè non arrivano alla Fortezza Oscura, paese che ha dato i natali ad Ansem – un noto studioso dell’Oscurità – e quartier generale di Malefica e della sua piccola combriccola. Qui Sora incontra faccia a faccia Riku che si impossessa del Keyblade dicendo che Sora era solo un proprietario passeggero e non il vero prescelto. Pippo e Paperino seguono Riku, poiché era stato loro ordinato di trovare e proteggere il proprietario della Chiave. Sora incontra la Bestia – si, quella de La Bella e la Bestia – che lo aiuta ad affrontare ancora Riku, il quale stavolta viene combattuto anche da Paperino e Pippo, ritornando dalla parte del protagonista. Il ragazzo dice che il suo cuore trae forza dai suoi amici e queste parole fanno tornare il Keyblade a lui mentre Riku, sfiduciato, lo sfida e viene sconfitto. Dopo il suo ritiro, però, incontra un uomo col cappuccio che gli dice di abbandonarsi all’Oscurità. Nel mentre Sora e compagnia risalgono l’intera Fortezza e sfidano ben due volte Malefica, sconfiggendola definitivamente. Il gruppo riesce a ritrovare le Principesse del Cuore che erano state rapite e, finalmente, anche il corpo di Kairi apparentemente addormentato insieme a Riku che, ancora una volta, sfida Sora in combattimento, possedendo però il potere dell’Oscurità datogli da Ansem. Il ricercatore spiega a Sora che in questo momento Kairi si ritrova senza cuore visto che, in realtà, questo è situato all’interno del ragazzo sin dagli avvenimenti delle Isole del Destino. Dopo aver sconfitto Riku-Ansem, Sora si trafigge col Keyblade liberando sia il cuore delle altre Principesse che quello di Kairi, perdendo però la propria forma corporea e diventando un Heartless. Davanti al gruppo, orfano dell’eroe del keyblade, appare ancora Ansem ma Riku riesce a fargli resistenza permettendo a tutti la fuga, mentre un Sora-Shadow li segue per tutta la Fortezza. Una volta raggiunti i compagni viene riconosciuto da Kairi che – grazie alla sua luce – riesce a far tornare il ragazzo alla sua forma originale. Aver liberato il cuore delle Principesse ha, però, anche sbloccato la Serratura Finale che, instabile, rischia di far crollare tutto. Sora, Pippo e Paperino riescono a sconfiggere un enorme Heartless e chiuderla, mentre Ansem si ritrova ai Confini del Mondo – un posto creato da tutti i mondi consumati dagli heartless – pensando di trovare Kingdom Hearts, credendolo la fonte di tutta l’Oscurità. Qui si scontra un’ultima volta con Sora venendo così sconfitto, ma Ansem riesce a evocare finalmente Kingdom Hearts che, però, lo inonda di Luce eliminandolo completamente. Dalla porta inizia ad uscire anche una grande Oscurità, e solo l’aiuto di Riku e di Topolino – il Re di Pippo e Paperino – permette ai nostri eroi di chiuderla definitivamente e sigillarla, ripristinando così i mondi distrutti dagli Heartless. Si riformano anche le Isole del Destino e Kairi si trasferisce lì con Sora, che le promette di raggiungerla una volta trovato Riku e che loro tre si ricongiungeranno. Dopo i titoli di coda è possibile vedere Sora, Pippo e Paperino che camminano in una radura sconosciuta mentre incontrano Pluto, con in bocca una missiva con il sigillo reale, e decidono di seguirlo alla ricerca di Riku e del Re.

La catena dei ricordi

Inseguendo Pluto, i tre incontrano un uomo con uno strano soprabito nero che li indirizza verso un posto chiamato Castello dell’Oblio. Una volta entrati qui dentro, i nostri eroi scoprono di aver perso ogni singola abilità ottenuta fino a quel momento e l’uomo misterioso gli dice che per ritrovare ciò che gli è più caro deve perdere qualcosa. Inizia così il viaggio di Sora, Pippo e Paperino per il Castello, dove ogni piano ricorda un mondo visitato nella precedente avventura. Durante la scalata, Sora inizia a perdere i ricordi legati dapprima a piccoli avvenimenti per poi arrivare alle persone per lui più importanti; infatti il ragazzo inizia a parlare di una certa Naminé come una sua cara amica, spodestando così Kairi dai suoi pensieri. Nel mentre, Sora fa la conoscenza di alcuni membri di una misteriosa Organizzazione nel corso del suo cammino e scopre da una di essi, Larxene, che Naminé è rinchiusa da qualche parte all’interno del Castello. Durante la sua ricerca della ragazza il nostro eroe affronta vari nemici: una replica di Riku – creata da un altro membro dell’Organizzazione chiamato Vexen – e Axel. Quest’ultimo decide di far fuori Vexen davanti agli occhi di Sora e libera Naminé dalla prigionia, dandole il permesso di incontrare il suo vecchio amico. Prima che questa possa scusarsi con Sora, però, interviene Larxene che sfida il giovane prescelto del Keyblade e ne esce sconfitta. Dopo questo scontro, però, Naminé rivela a Sora che lei gli ha mentito e ha manipolato i suoi ricordi grazie ai poteri in suo possesso sotto gli ordini di Marluxia, il Padrone del Castello dell’Oblio, che vuole usare il giovane per rovesciare l’Organizzazione insieme a un gruppo di dissidenti. Sora, così, si prende l’onere di salire fino alla cima per affrontare e sconfiggere definitivamente Marluxia, e così facendo Naminé può finalmente ripristinare i ricordi di Sora e dei suoi compagni. La ragazza, però, lo avvisa che entrando in delle particolari capsule per un intero anno potrà si ripristinare la memoria ma, al contempo, si scorderà di qualsiasi evento che è accaduto all’interno del Castello e, quindi, di lei. Sora, però, la rassicura dicendole che si incontreranno ancora e lui si ricorderà di lei visto che i ricordi saranno presenti nel suo cuore. Una volta detta questa frase il ragazzo entra nella capsula e, finalmente, si addormenta.

Parallelamente possiamo trovare la storia di Riku: dopo aver chiuso la porta al termine del primo Kingdom Hearts si ritrova – misteriosamente – nel seminterrato del Castello e dovrà risalire i piani per combattere l’Oscurità nel suo cuore e sconfiggere, definitivamente, Ansem. Nel suo percorso Riku incontra anch’esso Vexen; durante il loro scontro il membro dell’Organizzazione ne approfitta per ottenere i dati su di lui per creare la Replica – di cui abbiamo parlato prima – del ragazzo, per mettere i bastoni tra le ruote a Marluxia e al suo gruppo. Riku si scontra poi con la sua copia, riuscendo a sconfiggerla, e – soprattutto – contro un membro dell’Organizzazione al momento sconosciuto: Laxaeus. Durante questo combattimento, però, Ansem quasi riesce a prendere il possesso del corpo di Riku e solo l’intervento di Re Topolino impedisce all’Oscurità di impadronirsi del ragazzo. Dopo la sconfitta di Marluxia da parte di Sora, Zexion – compagno di Vexen e Laxaeus – decide di entrare in gioco e di provare a distruggere Riku utilizzando la Luce, ma Naminé (che prende le sembianze di Kairi) gli insegna a controllare la sua Oscurità, permettendogli di sconfiggerlo. Mentre avanza verso i piani superiori, Ansem torna a far sentire la sua presenza prendendo, ancora una volta, quasi il possesso del corpo di Riku che viene salvato da Re Topolino, il quale, a questo giro, raggiunge fisicamente il ragazzo e gli dà manforte. I due incontrano il misterioso DiZ che li manda alla ricerca di Naminé per effettuare una scelta che potrebbe cambiare il suo destino. Dopo aver sconfitto – per l’ultima volta – la sua Replica, Riku incontra finalmente la ragazza che gli chiede se desidera dimenticare tutto e sigillare la sua oscurità oppure no. Al contrario di quanto scelto da Sora, però, Riku decide di affrontare una volta per tutte Ansem e lo sconfigge, ponendo così fine al suo tormento. Una volta fuori dal Castello i due incontrano ancora una volta DiZ che chiede a Riku se ora vuole scegliere la strada del giorno o della notte; il ragazzo risponde che opterà per una via di mezzo: la strada verso l’alba.

Heartless & Nobody

Arrivati a questo punto è necessario fare un chiarimento perché, da ora, le cose si faranno molto più difficili e confuse. Nell’universo di Kingdom Hearts esistono gli Heartless, rappresentazioni dell’Oscurità presente nel cuore delle persone. Queste creature sono prive di anima e il loro corpo è un agglomerato di ombre, il loro nome deriva dalla loro mancanza di emotività e sono i nemici principali incontrati in Kingdom Hearts e nel suo primo spin-off, Chain of Memories. Gli Heartless non sono presenti, per via teorica, in mondi vicino alla Luce ma – purtroppo – le ricerche di Ansem il Saggio e gli esperimenti dei suoi seguaci hanno portato all’arrivo delle creature anche in condizioni a loro sfavorevoli. Le ricerche, infatti, portarono alla scoperta del modo di creare gli Heartless “Emblema”, coloro che vengono generati dalla corruzione dei cuori di esseri viventi che sono destinati a tornare continuamente, a meno che non vengano distrutti dal Keyblade. Gli Heartless, inoltre, sono creature mosse principalmente dall’istinto che possono, però, essere comandate da cuori pregni di Oscurità e dalla potente personalità.
Quando qualcuno dalla forte personalità perde il proprio cuore, ecco nascere un altro tipo di creatura: il NessunoQuesti esseri sono privi di cuore e non sono né Ombra e né Luce, semplicemente una via di mezzo. L‘Organizzazione XIII, quella vista in Chain of Memories, è composta da Nessuno che mantengono la loro forma umana perché possedevano cuori forti durante la loro vita e ricordano, quindi, ciò che erano. Una volta sconfitto, un Nessuno rimane in una sorta di Limbo e solo la distruzione dell’Heartless collegato può portare alla ricreazione dell’essere originale da cui era stato diviso.
Il chiarimento è necessario per introdurre l’Organizzazione XIII, punto cardine di due giochi: 358/2 Days e Kingdom Hearts II. Del secondo ci occuperemo durante il terzo e ultimo appuntamento con The Story so Far e quindi ora ci concentreremo su 358/2 Days, il primo gioco su Nintendo DS della storia del franchise.

XIII non è solo un numero

358/2 si piazza, temporalmente, tra il finale di Kingdom Hearts e quello di Chain of Memories. Il tutto ha inizio quando Sora si trasforma in Heartless per liberare il cuore di Kairi. Dopo questo avvenimento – infatti – avviene la nascita del suo Nessuno: Roxas. Questi viene trovato da Xemnas, il leader dell’Organizzazione XIII, che gli assicura un posto tra di loro, esattamente il tredicesimo. Ogni giorno il giovane viene mandato a compiere missioni di vario tipo, sconfiggendo heartless grazie al suo Keyblade e raccogliendo i cuori per l’Organizzazione. L’obiettivo, infatti, era quello di accumularli per evocare Kingdom Hearts e diventare, così, esseri completi. Durante le missioni viene spesso affiancato da Axel, con il quale diventa rapidamente amico. Poco dopo compare Xion, un altro Nessuno senza memoria, come Roxas – che entra a far parte dell’Organizzazione affiancato al ragazzo e ad Axel, formando così un trio inseparabile.

Mentre Axel è, insieme a un gruppo di dissidenti, al Castello dell’Oblio, Roxas entra in coma. Questo è causato dagli immensi cambiamenti che la memoria di Sora sta iniziando ad accusare, per colpa di Naminé, e si risveglia solamente al ritorno di Axel dalla sua missione. Anche Xion, più in là nel tempo, soffre dello stesso problema del ragazzo dopo aver fallito nella missione di eliminare Riku. Lei, però, inizia a interrogarsi sul senso della propria esistenza e si isola dai suoi amici per scoprire di più sulla sua origine. Alla fine, però, scopre la verità: lei non è altro che una replica artificiale creata da Xemnas nel caso Roxas fallisse nello scopo designato dal leader dell’Organizzazione XIII e la sua sola esistenza impedisce a Sora di ripristinare i suoi ricordi. Xion si ritrova così a dover fare una scelta: stare con i suoi amici oppure riunirsi a Sora, come le è stato consigliato da Riku. Alla fine, però, la scelta è quella di scappare dall’Organizzazione lasciando, così, Axel e Roxas. Quest’ultimo rimane scosso dall’avvenimento e decide di lasciare anch’esso il gruppo per poter scoprire di più sulla sua identità. Nel frattempo ad Axel viene dato l’ordine di riportare Xion “a casa” anche a costo di usare la forza. Lo scontro avviene ed Axel ne esce vincitore, riportando a Xemnas il corpo della ragazza, che viene così riprogrammata per assorbire Roxas e creare un secondo Sora. A Crepuscopoli i due si affrontano e, dopo una battaglia efferata, viene battuta dal ragazzo. In punto di morte, però, fa promettere a Roxas di non farla passare liscia a Xemnas e di liberare i cuori che tutti insieme hanno accumulato nel corso delle varie missioni per Organizzazione XIII. Il 358° giorno dall’inizio della sua vita, Roxas si reca al Mondo che non esiste, sede del gruppo di Nessuno, per affrontare il suo capo, ma si scontra invece con Riku, determinato a sconfiggerlo e a portarlo da DiZ per aiutare il percorso di ricostruzione dei ricordi di Sora. La battaglia vede i due praticamente alla pari, con Riku che viene costretto ad utilizzare a pieno i poteri dell’Oscurità presenti nel suo cuore; così riesce a sconfiggere Roxas ma, al contempo, assume irreversibilmente la forma di Ansem. DiZ decide di inserire Roxas in una simulazione virtuale di Crepuscopoli, cancellandogli tutti i ricordi dell’Organizzazione e facendogli credere di essere uno studente che vive una normale estate con i suoi amici. Roxas si sveglia, durante il 359° giorno della sua vita, dopo un sogno “su di lui”, chiedendosi se finalmente riuscirà ad andare al mare.

Cara Tribù, abbiamo terminato anche per oggi il ripasso della storia di Kingdom Hearts. Siamo arrivati a uno dei punti di svolta dell’intera avventura con l’arrivo di Roxas, un ragazzo che assomiglia tantissimo a Ventus, e sopratutto all’introduzione dell’Organizzazione XIII e dei Nessuno. Nel prossimo appuntamento scopriremo cosa succede in Kingdom Hearts II e affronteremo i reami dell’Oscurità (con Aqua) e quello dei Sogni, per poi arrivare alle previsioni di ciò che vedremo nel terzo capitolo a partire dal 29 gennaio.

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