recensione

Dry Drowning

La Visual Novel noir, nominata in occasione degli Italian Video Game Awards 2019 come "Miglior gioco d'esordio italiano", arriva su Console e PC

Pubblicato il 17 Agosto 2019 alle ore 14:00
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Un vecchio saggio disse: se un uomo è destinato ad affogare, annegherà anche in un cucchiaino pieno di acqua…” sono queste le parole con cui Dry Drowning vi accoglie nel suo abbraccio noire e iper futuristico, per darvi il benvenuto tra le strade di Nuova Polemos. Questa città indipendente rappresenta, infatti, un microcosmo a sé stante, dove la gente si è nel tempo isolata dal mondo esterno chiudendo i propri confini a chiunque non potesse essere utile alla società, e recidendo quasi ogni altra forma di comunicazione. Questa politica si è però rivelata terreno fertile per la proliferazione di alcune ideologie totalitariste che, nel tempo, si sono addensate nel partito politico più influente della città, le “Bande Nere”. Ed è proprio seguendo queste ideologie sempre più xenofobe, discriminatorie ed estremiste che la città iniziò la sua lenta discesa all'Inferno, iniziando ad espellere i diversi, i meno utili e instaurando un regime sempre più violento ed opprimente. Ora i cittadini devo sottostare ad un test che dimostri la loro utilità all'interno della città, ed in caso di fallimento sarà inevitabile essere, prima o poi, espulsi dalla città o privati di ogni possedimento e abbandonati a sé stessi.

Ad aggravare questo stato già oscuro, la tematica dell’immigrazione e dei “diversi” non fa altro che accrescere ulteriormente la tensione, portando Nuova Polemos ad essere una polveriera sul punto di esplodere. In questo panorama tutt'altro che idilliaco comparirà ad un certo punto un serial Killer, un personaggio che si farà chiamare Pandora e che presenterà un modus operandi assai particolare, così come particolari saranno anche le scelte delle vittime e delle scene del crimine. Nelle vesti di Mordred Foley, detective privato, sarete chiamati ad indagare sul caso, ma quando verrete introdotti al nostro protagonista egli non sarà all’inizio delle sue indagini. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, le vicende di Dry Drowning sono ambientate più di sei anni dopo la comparsa del nostro rivale sulla scena, ed il motivo è che per sei anni noi e la nostra assistente Hera siamo rimasti sotto processo per aver indicato come colpevoli di questa serie di omicidi le persone sbagliate. Mordred Foley viene assolto, ma per insufficienza di prove, e sebbene non sia mai stato ufficialmente dichiarato colpevole da un tribunale, il senso di colpa e la gente non dimenticano tanto alla svelta. Sembra quindi che la Foley Investigation sia destinata  a chiudere i battenti, dopotutto chi affiderebbe mai ad un pregiudicato delle indagini? Le cose però non vanno proprio così, e all’indomani del rilascio del nostro alter ego, una donna si fa avanti per offrirci un caso. Il nostro cliente si rivelerà essere niente di meno che uno dei vertici delle Bande Nere, che ci chiederà di indagare su un'accusa di omicidio  di cui, come potete immaginare, si dichiara innocente. La scelta sembra quindi obbligata, o si accetta questo caso per avere una speranza di rimanere a galla con gli affari dello studio, o si chiude del tutto. Non sarà però questo l’unico motivo che spingerà Foley ad immergersi nuovamente in questo mondo, e come ben presto scopriremo c’è molto più di quanto ci si aspetterebbe dietro ad ognuna delle nostre decisioni.

Una questione di scelte, maschere e bugie

Come arriverete presto a dedurre giocando a Dry Drowning, il cuore pulsante del gioco sta all'interno della sua narrativa e delle scelte che ci saranno offerte. Dry Drowning è infatti un’avventura grafica investigativa dove, nei panni del protagonista, saremo chiamati a compiere una serie di scelte incredibilmente profonde che, prima o poi, daranno i loro frutti, o condurranno a precise conseguenze. Partiamo subito con il dire che il gioco ha finali multipli e persino una modalità NG+, pensata per permettere al giocatore di arrivare più agevolmente a vederne più di uno. Per il resto, il gioco orbita attorno principalmente a tre casi in cui saremo chiamati ad indagare. Per risolvere questi intricati omicidi, e giungere alla vera identità di Pandora, avremo a disposizione poche e semplici azioni, essenziali per offrirci i mezzi necessari a risolvere ogni singola situazione. Potremo quindi indagare negli ambienti in cui ci troveremo, con il classico sistema punta e clicca, rileggere documenti ed informazioni sugli attori presenti nel caso, ed infine interrogare e parlare con la gente. Quest’ultima parte è particolarmente importante, in quanto il Detective Foley dispone di una abilità piuttosto peculiare, ovvero capire quando qualcuno sta mentendo. Nel momento in cui un indiziato ci mentirà, infatti, Mordred vedrà una maschera grottesca comparire sul volto dello spergiuro, come a testimoniare la vergogna della menzogna che sta dicendo. Certo questa abilità è molto utile, ma purtroppo per noi non ci fornisce alcuna informazione sul cosa o come ci stia nascondendo il nostro interlocutore. Questo sarà infatti un compito che spetta a noi per mezzo delle nostre capacità deduttive e di raccolta informazioni, compito che si concluderà nel momento in cui riusciremo letteralmente a “smascherare” il nostro antagonista del momento.

Sii un buon cittadino

Dare la caccia ai criminali è stancante, e talvolta può essere una buona idea staccare la spina per un po’ e dedicarsi a passatempi diversi per snebbiare [o incasinare ancora di più n.d.r.] la mente. In questo caso a venirci in soccorso è un simpatico minigioco chiamato “Be a Good Citizen”. Creato e diffuso tra la cittadinanza di Nuova Polemos per incentivare ed incoraggiare i comportamenti più civili e rispettosi della legge, ci sarà fornito direttamente dal suo creatore, chiedendoci di provarlo e fargli sapere cosa ne pensiamo. Il gioco di per sé non è altro se non una serie di puzzle di difficoltà crescente dove dovremo modificare l’orientamento di alcuni tasselli esagonali in modo che, partendo dall'origine, ogni percorso sia raggiungibile. Un gioco piuttosto semplice, e a dirla tutta che nemmeno ha ripercussioni al livello di gameplay o di storia. Detto questo non abbiamo una chiara idea di quanti livelli ci siano [personalmente dopo i primi 100 ho gettato la spugna n.d.r.], ma sentitevi liberi di investire il vostro tempo cercando di diventare cittadini migliori.

Noir e Cyberpunk

Due degli elementi sicuramente più riusciti, a nostro modo di vedere, all’interno di Dry Drowning son sicuramente l’aspetto grafico ed il sound design. Entrambi questi elementi sono incredibilmente validi e ci portano con uno stile tipico delle visual novel, all'interno di una della distopica megalopoli che è Nuova Polemos. A partire dalle ambientazioni fortemente desaturate, per finire con le note malinconiche di un pianoforte oppure quelle ossessive di un loop durante un momento fortemente concitato, Dry Drowning riesce a far sentire sia a livello psicologico che di atmosfera il proprio carattere e, a dispetto di qualche tavola forse meno definita delle altre, dona comunque un’esperienza sicuramente indimenticabile per chi apprezza questi accorgimenti. Se a questo aggiungete alcuni riferimenti e citazioni ad altri brand famosi del mondo dei videogiochi, avrete capito ben presto quanto, persino il dettaglio più insignificante, sia stato curato dal team di sviluppo. Team che possiamo affermare con orgoglio sia di origine italiana, motivo per cui il gioco ha una localizzazione nella nostra lingua, oltre che in Inglese ovviamente.

Una città di luci e ombre

Dry Drowning è un titolo alquanto interessante che presenta grandi punti di forza, sia nella sua narrativa che nella struttura con cui questa è portata avanti. Ci teniamo però a sottolineare come la narrativa ed i temi trattati nel gioco non possano non richiamare all'attenzione certe somiglianze ed analogie con alcuni fatti di cronaca piuttosto recenti, oltre che figure politiche a noi piuttosto (tristemente) note. Il parallelo, per la cronaca, è valido non solo per i fatti più recenti, ma strizza decisamente l’occhio anche a periodi storici più distanti e a personaggi più o meno noti del nostro passato, tirando in ballo argomentazioni scottanti quali la discriminazione, il razzismo, l’immigrazione e persino la corruzione e svariati altri crucci etici e morali. Fino a che punto vale la pena spingersi per fermare Pandora? Cosa dobbiamo essere disposti a fare? Dove tracciamo la linea? Domande del genere sono all'ordine del giorno in Dry Drowning, e saremo proprio noi, in veste di giocatore, a dover scegliere la strada da intraprendere.

Prima di tirare le somme su questo titolo però, ci sentiamo di sottolineare un paio di elementi che non ci hanno convinto moltissimo all'interno di questo gioco. Si tratta di pochissimi dettagli, ma non possiamo certo ignorarli. In primo luogo, la narrativa, pur essendo il più grande punto di forza di questo titolo, presenta anche alcune debolezze. Che il problema derivi da un’interpretazione dei fatti non in linea con quella degli sviluppatori, o semplicemente da una forma mentis differente, alcune situazioni ed alcune domande non ci hanno proprio convinto, suonando a volte un po’ forzate, a volte forse un po’ banali. Oltre a ciò il gioco, pur avendo dei momenti di svolta sostanziali e significativi all'interno della trama, rimane molto pilotato, lasciando al giocatore ben poca libertà di manovra. Sebbene questo sia, con ogni probabilità, un espediente necessario per mantenere una certa profondità e coerenza nella narrazione, un po' più di libertà, sopratutto nelle fasi investigative, avrebbe sicuramente giovato all'immedesimazione ed il coinvolgimento, oltre a fare sentire meno la mano degli sviluppatori all'interno dello storytelling.

Pandora

Come recitava il mito di Pandora, una volta che il vaso fu aperto da esso scaturirono tutti i mali del mondo, lasciando per ultima solo la speranza [lasciamo perdere per bontà di chiarezza le diverse interpretazioni e letture del mito in proposito n.d.r.], e in ciò Dry Drowning tiene fede a questa mitologica premessa fornendo un misto di elementi che spazia dalla filosofia, alla morale, passando per eventi storici, personaggi reali e persino cyberpunk e noire. Una tale abbondanza di argomenti, molti dei quali anche profondamente seri ed impegnati, potrebbero far pensare a un titolo pesante e lento, ma per nostra fortuna non è proprio questo che accade. Dry Drowning riesce a creare un titolo incredibilmente appagante, con una narrativa profonda e coinvolgente [anche se forse alcuni degli argomenti trattati per loro stessa natura sono destinati a fare maggiormente presa sul pubblico nostrano piuttosto che all’estero n.d.r.] e oltre a questo fa sentire, anche a distanza di diverso tempo, il peso e le conseguenze di ognuna delle nostre scelte, tenendo fede al detto “nessuna buona azione resta impunita”. Anche volendo tenere a mente i pochi difetti di cui vi abbiamo parlato, il nostro giudizio nei confronti di questa avventura grafica non può che essere fortemente positivo. Se siete appassionati del genere il nostro consiglio è quello di giocarci ad occhi chiusi e, anche se non siete proprio degli amanti, una possibilità dovreste dargliela. Per concludere, se vi state per approcciare al gioco, sappiate che dispone di una modalità NG+ dove potrete ricominciare l’avventura partendo dalla fine del primo capitolo [scegliendo preventivamente per mezzo di un menù le scelte da effettuare al suo interno n.d.r.] per poi continuare la storia partendo dalle battute finali di quest’ultimo. Il nostro consiglio è quello di finire il gioco e, successivamente, fare almeno un’altra partita in NG+; credeteci, noterete presto che c’è qualcosa per cui vale la pena fare almeno una seconda run, per lo meno questo è il nostro parere.

Good

Comparto artistico ottimo sia musicale che grafico
Storia coinvolgente e ricca di scelte importanti
Argomenti trattati all'interno della trama che denotano una certa profondità

Bad

Un po' più di libertà nelle sezioni investigative sarebbe stata gradita
8.6
PEM-PEM

Sviluppatore: Studio V
Distributore: VLG Publishing, WhisperGames
Data di uscita: 2 agosto 2019
Genere: Avventura Grafica, Visual Novel
PEGI: 18
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC

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